Cartella Clinica Elettronica: il dossier digitale sulla salute

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Utilizzo della cartella clinica elettronica

Nel precedente articolo, abbiamo introdotto il concetto della cartella clinica.

Abbiamo visto di cosa si tratta,

e quali e quante informazioni deve contenere

e chi ne sono i redattori, nonché il sistema di conservazione.

La raccolta delle informazioni, sullo stato di salute di un paziente,

nonché tutto il suo storico sanitario, costituisce un importante elemento,

per la cura del paziente.

Inizialmente,

la raccolta di informazioni sugli esami oggettivi,

l’anamnesi del paziente e le attività diagnostico-terapeutiche praticate,

erano trascritte a mano su carta e conservate,

in luogo sicuro lontano dagli occhi indiscreti di estranei.

L’accesso era consentito,

solamente al medico curante e al primario della struttura ospitante,

la cartella era conservata a tempo indeterminato.

I tempi cambiano e con l’avvento della digitalizzazione,

siamo passati, dalla carta a documenti virtuali,

alla Cartella Clinica Elettronica,

comunemente identificata con la sigla CCE.

In Italia e negli altri paesi

Benché,

l’Italia era in ritardo, rispetto a tanti altri paesi europei,

con l’inserimento nel nostro sistema sanitario la CCE.

All’estero, la cartella clinica elettronica, denominata,

Electronic Patient Record era già utilizzata e diffusa.

Allo stesso modo dell’Electronic Patient Record,

la CCE, è uno strumento indispensabile,

per fare diagnosi e monitorare l’andamento delle terapie dei singoli pazienti in cura.

Utilizzare strumenti e documenti digitalizzati,

per monitorare le cure e/o lo stato di salute di un paziente,

ha decretato una notevole riduzione dei tempi necessari allo scambio di informazioni,

altresì a tenere sotto controllo l’operatività, delle diverse strutture sanitarie.

La cartella clinica ha permesso,

di dimezzare gli sprechi e risparmiare tempo e denaro.

Benefici,

che si sono potuti constatare sia sui pazienti che sulle strutture sanitarie.

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CCE e Fascicolo Sanitario Elettronico

A prima vista potrebbero sembrare la stessa cosa,

ma in realtà i due documenti presentano delle differenze sostanziali.

La Cartella Clinica Elettronica,

è l’insieme di tutte le informazioni che riguardano le condizioni di salute di un paziente,

da quando viene ricoverato, a quando viene dimesso.

E’ una raccolta online,

dei dati e delle informazioni sanitarie, di un soggetto,

provenienti da,

ospedali, poliambulatori, studi medici, RSA, case di cura, ecc…

Due sistemi diversi,

ma, entrambi utili a monitorare ed aggiornare la storia clinica di un soggetto.

  • Dati identificativi del paziente
  • Esami
  • Referti
  • Verbali di pronto soccorso
  • Altre informazioni sanitarie

Cartella Clinica Elettronica e gestione elettronica

Non dobbiamo confondere la CCE,

con la gestione elettronica della cartella clinica.

Facciamo luce sulla differenza.

La gestione elettronica della cartella clinica è

la semplice gestione digitale della cartella clinica cartacea.

La cartella clinica, viene si, redatta in forma digitale,

ma, viene stampata, firmata e conservata in un archivio cartaceo.

In questo caso si parla di “cartella clinica informatizzata”.

Al contrario la Cartella Clinica Elettronica,

è un documento che appartiene in tutto e per tutto al processo di

dematerializzazione documentale.

La CCE, viene creata in modo digitale,

aggiornata, redatta e firmata, in formato digitale

e soprattutto viene conservata a norma di legge,

rispettando i diritti sulla privacy e i dati sensibili dei pazienti.

Quindi,

non si tratta semplicemente si un documento digitale,

ma,

è l’intero processo di creazione, redazione, firma

e conservazione ad essere stato digitalizzato.

La conservazione in un archivio digitale della Cartella Clinica Elettronica,

non ne inficia il valore giuridico-probatorio,

rimane,

a tutti gli effetti un documento che,

ha valore di prova in caso di contenzioso.

La scelta di passare alla Cartella Clinica Elettronica,

è una questione di sicurezza dei dati sanitari personali dei pazienti.

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L’Archivio digitale

Aver deciso di passare dal cartaceo alla Cartella Clinica Elettronica,

ha implicato notevoli miglioramenti.

  • Riduzione dei tempi necessari alla condivisione e all’archiviazione dei dati di un paziente.
  • Aggiornamento costante delle cure e dei referti
  • Diminuzione dei rischi e errori di trascrizione, oppure, legati alla disinformazione sul percorso seguito da un soggetto.
  • Abbattimento dei costi, relativi a sprechi di tempo, denaro ed impiego di personale sanitario.

Ma i vantaggi non sono solamente questi.

Il sistema di conservazione della Cartella Clinica Elettronica,

essendo virtuale, è considerato più sicuro.

Difatti,

dopo l’avvento del GDPR,

cioè, il Regolamento Europeo sulla Privacy,

è stata posta maggiore attenzione sulla necessità,

di rispettare determinati dati relativi alla sfera personale dei soggetti.

Questa “sfera personale”,

non era effettivamente tutelata come avrebbe dovuto,

quando si utilizzava, la cartella clinica cartacea.

I documenti erano fisicamente più accessibili agli estranei e potevano essere manomessi,

persi o addirittura distrutti, più facilmente.

Che si trattasse di un intervento volontario o involontario,

i documenti erano soggetti ad una manipolazione più incisiva.

Inoltre,

con il tempo l’archivio cartaceo era soggetto ad usura.

Con la Cartella Clinica Elettronica,

abbiamo invece una conservazione dei dati, sicura e di lunga durata.

Riduzione dei costi,

e maggiore sicurezza per un servizio sanitario più efficace.

E’ evidente che,

la Cartella Clinica Elettronica, ha sicuramente portato dei benefici,

l’intero sistema sanitario nazionale.

Benefici, come la riduzione dei tempi, nello scambio di informazioni,

sullo stato di salute di un paziente.

Inoltre,

avere a disposizione la storia clinica di un paziente,

ha permesso di evitare grossolani errori che potevano portare,

per esempio, a prescrivere per due volte lo stesso esame ad un paziente.

Non è più necessario affidarsi alla memoria del paziente,

è sufficiente consultare la sua Cartella Clinica Elettronica,

per avere il quadro generale e dettagliato, della sua situazione.

Inoltre,

i costi stessi sono stati ridotti.

Pensiamo solo al risparmio, della carta che prima veniva utilizzata,

per stampare e firmare le cartelle cliniche cartacee.

Quindi,

è possibile affermare che l’utilizzo della Cartella Clinica Elettronica, ha portato,

un risparmio sia in termini economici,

che di sicurezza al sistema della sanità nazionale.

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sarai immediatamente avvisato, dell’uscita di un nuovo articolo, dedicato alla cartella clinica elettronica!

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Attendo tuoi commenti sarò felice di risponderti!

Ciao, al prossimo articolo

Giorgio


Piemontese, nato e residente a Santià. Collabora da oltre 20 anni con aziende del settore sanitario focalizzate sulle RSA. Svolge la sua attività prevalentemente nelle province Lombarde di: Milano, Como, Varese, Pavia, Monza Brianza, Lecco.

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